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Fondata dai romani nel 183 a.C. lungo la Via Emilia, Parma fu a lungo una città prospera: aveva un teatro e un anfiteatro, un ponte in pietra e case dai ricchi mosaici di cui rimangono resti nel Museo archeologico. Durante la breve dominazione Bizantina (VI sec. D.C.), fu chiamata “Crisopoli”, ovvero, “Città d’Oro”; il motivo è probabilmente prosaico: era sede dell’erario militare; ma ciò non toglie che fosse anche allora una bella città. Il suo aspetto attuale deve molto al dominio dei Farnese e dei Borbone, che ne fecero una piccola capitale dal respiro europeo che ospitò umanisti prima e illuministi poi; fino ad arrivare ai fasti della corte della duchessa Maria Luigia d’Austria (dal 1816 al 1847), seconda moglie di Napoleone, figura ancora molto amata dai parmigiani.

 

Luoghi da non perdere:

Duomo Parma Il Duomo. Con la sua caratteristica facciata a capanna è uno dei più importanti esempi di architettura romanica nell’Italia del nord. Venne consacrato da papa Pasquale II nel 1106 alla presenza di Matilde di Canossa; all’interno si può ammirare la lastra marmorea della Deposizione diBenedetto Antelami, architetto e scultore a cui si deve il progetto del vicino Battistero. Le pareti della navata centrale sono interamente ricoperte dagli affreschi fatti da Lattanzio Gambara tra il 1567 e il 1571; mentre quelli della volta sono di Gerolamo Bedoli Mazzola tra il 1555 e il 1557. La cupola con l’Assunzione della Vergine (1526-1530), è la più celebre opera del Correggio: guardata con sospetto all’epoca per la sua ardita prospettiva “dal sotto in su” è oggi considerata un capolavoro. Sul campanile svetta uno dei simboli della città: l’Angiol d’or, ovvero una statua dell’arcangelo Raffaele in rame dorato, che funziona come segnavento.


Battistero Il Battistero
venne costruito a partire dal 1196 e ultimato nel 1270. Ha un sorprendente colore rosa chiaro, dovuto al marmo di Verona, fatto giungere in città grazie a una complessa rete di canali navigabili oggi scomparsa. Fu progettato da Benedetto Antelami secondo una fitta rete di simboli e richiami: la pianta ottagonale rimanda all’eternità; mentre le statue dei Mesi custodite all’interno rappresentano lo scorrere del tempo attraverso il lavoro dell’uomo nelle varie stagioni.

 

 

san giovanniChiesa e monastero di San Giovanni Evangelista. L’elegante chiesa di San Giovanni Evangelista si trova a pochi passi dal Duomo, tanto che i parmigiani dicono che “regge il moccolo” alla Cattedrale e, come la Cattedrale possiede un’ardita cupola dipinta dal Correggio con La visione di san Giovanni. Il complesso, però, è più antico: fu fondato nel X secolo dai Benedettini. L’organo a canne costruito tra il 1517 e il 1521, è stato recentemente restaurato. Da vedere anche i tre chiostri: oasi di silenzio nel cuore della città; e la Spezieria, in cui i monaci preparavano medicinali per i confratelli e per tutta la città.

 

Chiesa_di_Santa_Maria_della_Steccata Basilica di Santa Maria della Steccata. Il curioso nome deriva dal fatto che l’icona della Vergine ora sopra l’altare, in origine si trovava all’esterno di una cappellina protetta da una staccionata per difenderla dai fedeli che si recavano in massa a venerarla perché miracolosa.
Nei progetti dell’edificio a pianta centrale, costruito tra il 1521 e il 1539, alcuni vedono la mano di Leonardo. Celeberrimi gli affreschi dell’arco che precede la volta, in cui Parmigianino dipinse la parabola delle Vergini sagge e delle Vergini stolte. Nella cripta sono conservate le tombe dei duchi e dei principi Farnese e Borbone.

 

Teatro Regio Teatro Regio. Fatto costruire da Maria Luigia d’Austria, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, tra il 1821 e il 1829, ha un elegante impianto architettonico neoclassico. All’interno il bianco e l’oro si uniscono al rosso del velluto che ricopre poltrone e parapetti creando un’atmosfera raffinata, che non ha nulla da invidiare alla Scala di Milano. Tra i più celebri teatri d’opera italiani è tutt’ora temuto dai cantanti per la presenza dei “loggionisti”: melomani esperti capaci di esprimere (spesso in dialetto) giudizi arguti e taglienti.
Per informazioni su orari di apertura e spettacoli, visitate il sito http://www.teatroregioparma.org/

 

camera san paolo Camera di San Paolo. Questo luogo incantato si trova all’interno dell’ex convento di San Paolo: sono le stanze private della badessa Giovanna da Piacenza, nobile e colta, che ne commissionò gli affreschi al Correggio, che li realizzò tra il 1518 e il 1520. Sorprende, dato il contesto, l’utilizzo di miti pagani (Giovanna è dipinta in veste di Diana). Dopo la morte della badessa, al convento fu imposta la clausura e per 250 anni nessuno poté più ammirarli: motivo in più per visitarli ora.

 

 

pilotta Palazzo della Pilotta. Costruito tra il 1580 e il 1611 durante i ducati di Ottavio e Ranuccio I Farnese, per ospitare gli appartamenti ducali e locali di servizio, è oggi lo scrigno culturale della città: ospita la Biblioteca Palatina, il Teatro Farnese, la Galleria Nazionale, il Museo Bodoniano e il Museo Archeologico Nazionale.
Concepito come teatro di corte, il Teatro Farnese, fu realizzato interamente in legno e stucco tra il 1617 e il 1618. Distrutto da un bombardamento nel 1944 fu ricostruito com’era e dov’era negli anni ’60. La Galleria Nazionale conserva le collezioni d’arte iniziate dai Farnese e proseguite dai successori e vanta nomi quali Leonardo, Parmigianino, Correggio, Canova, Tintoretto, Beato Angelico e Canaletto. Per info:  http://www.parmabeniartistici.beniculturali.it/galleria-nazionale-di-parma/Teatro Farnese
Il Museo Archeologico Nazionale nacque nel 1760 per ospitare i reperti recuperati dai Borbone negli scavi di Veleia, città romana sulle colline piacentine; conserva reperti romani, greci, egizi e di epoca preistorica. Per info: http://www.archeobologna.beniculturali.it/parma/.

 

 

Parco ducale Parco Ducale. È nato come giardino privato della reggia fatta costruire nel 1561 da Ottavio Farnese e abbellito dai suoi successori con opere d’arte come le sculture neoclassiche di Jean-Baptiste Boudard e la Fontana del Trianon.